Finisce con l’amaro in bocca l’avventura dell’A.S. Roma in Champions League, dopo la rocambolesca e dolorosissima sconfitta contro il Porto per 3-1 nella gara di ritorno degli ottavi di finale. Una sconfitta che brucia per il modo con cui è arrivata, propiziata proprio da errori e ingenuità degli uomini di Di Francesco, combattivi ma poco concreti e incapaci di difendere il prezioso vantaggio della gara di andata. La reazione di carattere dei tempi supplementari non è bastata a evitare una pesantissima eliminazione che fa piombare sul popolo romanista un velo di profonda frustrazione.
A seguito della disfatta europea, finisce anche l’avventura sulla panchina giallorossa di mister Di Francesco, a cui nonostante tutto va il nostro più sincero ringraziamento per l’impegno e la determinazione con cui ha provato a plasmare una squadra giovane e competitiva, sebbene spesso sia stato abbandonato da una società troppo impegnata a fare i conti per preoccuparsi di fornirgli i giocatori adeguati al suo gioco. Chiunque verrà al suo posto avrà ora il compito di risollevare morale ed entusiasmo di un gruppo che deve ritrovare innanzitutto fiducia in se stesso, cercando di salvare quanto può esserci ancora di salvabile in una stagione – l’ennesima – dalle grandi delusioni.
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